Maria Mosconi si è unita a noi nell’ottobre del 2018 e da allora segue la parte commerciale, prima come assistente di Claudio Farina, per poi diventare Export Manager.
Come hai iniziato la tua avventura nel mondo del vino?
Ho iniziato come tecnico di laboratorio in una cantina perché sono diplomata in tecnico di laboratorio chimico e microbiologico. Poi ho fatto un’esperienza al Consorzio Tutela Vini Soave in cui mi occupavo di eventi. Ho fatto poi esperienze sempre legate agli eventi ma in altri settori, fino a quando ho deciso di iniziare il corso di sommelier. Ho poi lavorato da Signorvino per un po’ di anni prima di arrivare da Farina.
Cos’è che ti ha fatto innamorare del mondo del vino?
Innanzitutto, mi è sempre piaciuto molto il vino e poi ci sono un po’ cresciuta in questo mondo. Mio papà ha sempre avuto terreni di Garganega e mia nonna si faceva il Recioto di Soave fatto in casa. Da lì è stato tutto un susseguirsi di eventi.
Cosa rende così speciale lavorare alla cantina Farina per te?
È sempre una scommessa aperta, è un’azienda che ti dà molto stimolo e la possibilità di crescere. È un’azienda in cui è importante la meritocrazia, un concetto difficile specialmente per il settore vino che è generalmente un po’ vecchio. È inoltre un’azienda in cui si fa squadra e si cerca di creare un ambiente adatto a questo.
La figura commerciale comprende anche la partecipazione a fiere e degustazioni, qual è la fiera che ti piace di più?
La fiera che preferisco è sicuramente il Vinitaly perché è molto dinamica. Nonostante siano dei giorni di fuoco, si ha la possibilità di incontrare tante persone, già clienti o nuove, e questo permette di ampliare di più rispetto ad altre fiere del settore.
Essendo Export Manager sei spesso in viaggio, c’è un viaggio di lavoro che ti è piaciuto particolarmente e di cui hai un bel ricordo?
Mi è piaciuto molto l’ultimo viaggio che ho fatto negli Stati Uniti perché a distanza di quasi un anno, sono stata ricontattata da un ristoratore che mi ha detto di aver iniziato ad acquistare i vini dopo la riapertura del suo locale, andato distrutto da un incendio, e ci teneva a farmelo sapere perché gli erano piaciuti particolarmente. In generale tutte le volte che vado negli Stati Uniti ho sempre grandi soddisfazioni da parte dei clienti.
Dove ti immagini tra cinque anni?
Fra 5 anni spero di raggiungere una consapevolezza maggiore e di iniziare ad utilizzare meglio il gestionale dell’azienda, diventando quindi più indipendente a livello di back office.