Le origini1900 - 1950

Più di cento anni di storia legano la famiglia Farina alla terra, alla vigna e all’arte di fare vino. Testimonianze di inizio ‘900 raccontano del loro passato di mezzadri all’interno di una delle dimore più storiche della Valpolicella Classica.

Più di cento anni di storia legano la famiglia Farina alla terra, alla vigna e all’arte di fare vino. Testimonianze di inizio ‘900 raccontano del loro passato di mezzadri all’interno di una delle dimore più storiche della Valpolicella Classica. Il fondo agrario era destinato alle colture cerealicole per pane e polenta, agli olivi, ai ciliegi e alla viticoltura, stalla e fienile per l’allevamento del bestiame. Piante di frumento si alternavano a filari di vigna, a bacca bianca e rossa, l’uva raccolta poi veniva pigiata in tini ed il vino risultante passava direttamente nelle botti per l’affinamento. Rappresentativi del tempo il vino bianco del Gabana, il bianco della Camerlà, nelle versioni secco e dolce e il Valpolicella Recioto Amarone. La storica bottaia, oggi ancora in uso, trasuda di storia, di tradizione, di quella passione che ha saputo forgiare negli anni l’identità vitivinicola della famiglia Farina.

L’età moderna1950 - 2000

Nell’età moderna la Valpolicella vede un mondo agricolo proteso alla specializzazione e la vigna diventa protagonista. I Farina negli anni 60 diventano proprietari della casa colonica ed il vino viene interamente destinato alla vendita.

Nell’età moderna la Valpolicella vede un mondo agricolo proteso alla specializzazione e la vigna diventa protagonista. I Farina negli anni 60 diventano proprietari della casa colonica ed il vino viene interamente destinato alla vendita. La coltivazione della vigna si concentra sulla produzione di vini rossi, con le vendemmie ad inizio ottobre, le uve si appassiscono nei granai della villa sulle tradizionali arele, la vinificazione avviene in cemento e l’affinamento in botti grandi di Rovere di Slavonia. Si interviene sul sistema di impianto in vigneto per raggiungere minore resa e garantire maggiore qualità delle uve, si elevano alcuni vitigni siti in posizioni particolarmente vocate, tanto da creare i primi cru e si intensificano collaborazioni con alcuni vignaioli della zona per acquistare uve selezionate e rappresentative del territorio. L’azienda inizia a strutturarsi anche tecnologicamente ed i cugini Remo, Sandro e Piero Farina danno vita al primo commercio internazionale dei vini di famiglia, nelle vicine Svizzera e Germania e oltreoceano in Canada e Stati Uniti. La gamma di produzione si allarga, facendo vinificare nelle migliori zone collinare del Soave Classico e del Bianco di Custoza, e si completa con il Valpolicella Ripasso, i primi IGT e l’Amarone Riserva.

La rivoluzione Farina2000 - oggi

L’avvento della IV° generazione, rappresentata oggi da Claudio ed Elena, vede il suo insediarsi a partire dagli anni 2000. Inizia la fase rivoluzionaria di Farina che porterà ad un ampliamento della struttura amministrativa e produttiva, nuove aree per l’imbottigliamento e lo stoccaggio dei vini e accoglienti sale ricavate nell’antica colombaia per degustazioni ed eventi.

L’avvento della IV° generazione, rappresentata oggi da Claudio ed Elena, vede il suo insediarsi a partire dagli anni 2000. Inizia la fase rivoluzionaria di Farina che porterà ad un ampliamento della struttura amministrativa e produttiva, nuove aree per l’imbottigliamento e lo stoccaggio dei vini e accoglienti sale ricavate nell’antica colombaia per degustazioni ed eventi. Gli anni successivi vedono la nascita di due fruttai per l’appassimento delle uve destinate ad Amarone e Recioto, con un importante e funzionale impianto di climatizzazione a regolare temperatura ed umidità. Farina inizia ad evolvere, abbracciando tecnologia ed innovazione, tanto nella cura dei vigneti e delle uve in appassimento, quanto in vinificazione ed imbottigliamento. Diventa sempre più sentita l’attenzione alla sostenibilità, al risparmio energetico, all’utilizzo di materie prime riciclabili e a basso impatto ambientale. Cresce la voglia di sperimentare. La gamma produttiva si amplia con nuovi vini, si arricchisce di veri e propri progetti, volti a comunicare la nuova anima di Farina, più moderna ed internazionale. Nel 2019 ha inizio un ulteriore rinnovamento della struttura ricettiva, con nuove suggestive aree di accoglienza per le esperienze enoturistiche proposte oggi da Farina. Accanto al magico “cubo” di vetro all’interno della storica corte, location ideale per eventi, ecco la modernissima Wine Boutique, dove degustare i vini dell’azienda accompagnati da prodotti gastronomici di eccellenza. Importanti investimenti anche in tecnologia sostenibile e in ricerca enologica. Accanto all’acciaio e al legno per vinificazione ed affinamento, Farina punta oggi sul cemento e sulla ceramica. I coreografici “Tulip”, tini in cemento grezzo e gli innovativi contenitori in gres ceramico sono la nuova affascinante sfida di Farina, per ottenere vini maturi ma freschi, dotati di profumi di elevata purezza e al palato rotondi e piacevolmente eleganti.