Gennaio-Febbraio: Potatura
Mentre la vegetazione della vite è sospesa, è la mano dell’uomo ad agire su di essa, modellandone le forme e predisponendola alla produzione per il raccolto d’uva dell’anno successivo.
Si completa la legatura dei tralci della vite e si controlla l’integrità delle prime gemme che iniziano a schiudersi.
Aprile: Comparsa dei germogli
Finalmente la vite si risveglia a primavera, compaiono i primi germogli e il vigneto si tinge di verde. In questo periodo si assiste al fenomeno del pianto della vigna, quando dai tralci scendono delle piccole gocce a testimonianza di nuova linfa.
Ecco dalle gemme evolversi la fioritura della pianta, che porterà alla naturale produzione dei primi grappoli. Nel periodo primaverile-estivo si effettua la potatura verde, ovvero tutta una serie di interventi sugli organi verdi della vite, con lo scopo di mantenere le dimensioni della chioma, assicurare una superficie fogliare funzionale, migliorare la penetrazione dei trattamenti.
Giugno-Luglio: Allegagione
Solo una piccola parte dei fiori si trasforma in frutti, attraverso il fenomeno dell’allegagione, altri cadono (colatura) o si allungano in viticci (filatura) per evitare di disperdere le proprie disponibilità nutritive.
Le uve iniziano a tingersi di colore in vista della maturazione, in cui gli acini aumentano in volume e si arricchiscono di carica zuccherina. Sui grappoli ecco comparire la pruina, quella patina farinosa che garantirà la protezione degli acini dagli agenti atmosferici.
Settembre-Ottobre: Vendemmia
Quando i grappoli sono maturi e le uve hanno raggiunto un bilanciato grado di acidità e dolcezza, si dà avvio alla raccolta, eseguita rigorosamente a mano. La prima selezione certosina sarà per le uve destinate all’appassimento per la produzione di Amarone e Recioto.
Novembre-Dicembre: Caduta delle foglie
Ora è il fogliame a caricare di colori la vite, regalandoci un caleidoscopio di sfumature ed emozioni. Ha lentamente inizio il lungo letargo invernale.